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Rito di cremazione, tutto quello che c’è da sapere

Rito di cremazione, tutto quello che c'è da sapere

La pandemia di Covid-19 ha portato alla semplificazione della procedura per ottenere l’autorizzazione alla cremazione in Italia. Prima dell’emergenza sanitaria, era necessario accompagnare l’avente diritto al cospetto di un Pubblico Ufficiale, solitamente l’Ufficiale di Stato Civile del Comune dove era avvenuto il decesso, per dichiarare l’intenzione di cremare il proprio defunto congiunto.

Tuttavia, al primo diffondersi del virus, l’allora direttore della Protezione Civile ha promulgato un Decreto dal Presidente della Repubblica che ha permesso agli aventi diritto di manifestare il loro consenso alla cremazione del proprio congiunto direttamente al “Direttore Tecnico” dell’agenzia di onoranze funebri. Questa misura è stata adottata per evitare l’affollamento degli uffici comunali e ridurre il rischio di diffusione del contagio. ITOF Milano si occupa del disbrigo di tutte le pratiche necessarie al rito di cremazione.

I costi del rito di cremazione variano a seconda delle tariffe applicate dai diversi impianti di cremazione. A Milano, ad esempio, il costo della cremazione è di €318,16, a cui si aggiungono due marche da bollo da €16,00 cadauna. Tuttavia, al di fuori del comune di Milano, le tariffe possono salire considerevolmente: a Cinisello Balsamo si aggirano intorno ai €540,00, a Mantova la cremazione costa €620,00, a Serravalle Scrivia costa €630,00. Ciò è dovuto al fatto che la gestione degli impianti di cremazione è consentita anche a soggetti privati.

Per quanto riguarda la gestione dell’urna contenente le ceneri, ci sono diverse opzioni a disposizione degli aventi diritto. È possibile collocarla in un cimitero, in apposito manufatto, come la classica “celletta cineraria”. I costi per una celletta a Milano variano da un minimo di circa €220,00 fino ad un massimo di circa €500,00, a seconda della comodità di accesso. È anche possibile conservare l’urna presso il luogo di residenza di un avente diritto o disperdere le ceneri, sia in natura (rispettando precise direttive, come non vicino ai centri abitati o al mare a 500 metri dalla costa) sia negli appositi luoghi che si possono trovare in alcuni cimiteri.

Ad esempio, a Milano esiste il “giardino del ricordo”, un luogo appartato all’interno del cimitero dove è possibile disperdere le ceneri dopo la cremazione. Le ceneri vengono poi convogliate nel sottosuolo mediante un ingegnoso sistema di irrigazione molto discreto che fa conferire le ceneri al di sotto del livello del terreno. In questo modo, le ceneri si ricongiungono con gli elementi naturali acqua e terra.

Per qualsiasi domanda o dubbio non esitate a contattarci tramite il la nostra pagina contatti o via e-mail all’indirizzo itof@itofmilano.com.

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